Senza tetta e lettone mia figlia sopravviverà. E forse anche io

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Oggi mia figlia mi ha detto per la prima volta "good girl mummy", "brava mamma" quando mi ha trovato sul water. Credo c'entri col passaggio al vasino su cui stiamo lavorando: mentre lei è ancora in fase esplorativa cercando di capire cosa sia il water, io già lo uso alla grande quindi lei mi esprime la sua ammirazione. La scenetta mi ha fatto pensare alla foto della mamma che allatta mentre va al bagno e che ha fatto il giro del mondo. Un sacco di gente le ha detto che non è normale, io invece mi ci sono riconosciuta, un po' come mi sarei riconosciuta nella foto di Giselle Bundchen che allatta mentre le fanno messa in piega e manicure, se non fosse che non faccio una manicure dal 1998. Ma torniamo sul water: se due anni fa avessi visto la stessa foto avrei commentato: guarda 'sta poveretta come si è ridotta, ma cosa ride? 

Lo so perché quando, nella mia vita senza figli, una delle mie migliori amiche è venuta a trovarmi col figlio di un anno che piangeva ogni volta che lei andava al bagno e che per addormentarsi voleva la tetta e poi per riaddormentarsi voleva stare nel lettone, le ho detto: non è normale, mi sa che hai fatto un casino. Io ero incinta, non ero mai andata al bagno con nessuno, quando mia cognata mi raccontava che suo figlio di 4 anni dormiva nel lettone le davo della psicopatica, e ritenevo impossibile sopportare il dolore di una bocca affamata attaccata al mio capezzolo.

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A due mesi da quella visita la mia amica ha smesso di allattare il figlio di 14 mesi ed io ho iniziato ad allattare la mia. Per 18 mesi, anche mentre ero seduta sul water, anche quando aveva tutti i denti in bocca. Per due anni ha dormito nel mio letto, in orizzontale: piedi in faccia al padre, testa sulla mia faccia. Per farmi una doccia senza che lei cercasse di arrampicarsi sulla vasca impilando rotoli di carta igienica ho dovuto aspettare che andasse al nido. Un sacco di gente mi ha detto che non ero normale, che Mia non avrebbe mai superato la fase orale, che da grande per compensare la tetta avrebbe iniziato a fumare. Io, che non so neanche cosa sia la fase orale ma sono esperta di sensi di colpa, mi sono sentita molto in colpa: forse non abbiamo provato abbastanza col ciuccio e il biberon; non le abbiamo insegnato ad addormentarsi col metodo Estivill; non le abbiamo subito arredato la cameretta come dice di fare Gina Ford; anziché cacciarla dal letto ci siamo spostati in un letto più grande, in salotto; anziché dirle di no quando voleva la tetta e avevo un vestito accollato mi sono spogliata e da quel giorno ho messo solo vestiti sbottonabili. "Ma se ora le levo la tetta e il lettone e la caccio dal bagno? Sopravviverà? Mi vorrà ancora bene?".

Poi un giorno ho guardato Babies, un documentario che racconta il primo anno di vita di 4 bambini, uno nato nel deserto della Namibia, uno in Mongolia, uno a Tokyo e uno a San Francisco.

  • Il primo sopravvive non solo al deserto, ma anche a una mamma che gli rasa i capelli con un coltellaccio da macellaio;
  • il secondo sopravvive a svariati tentativi di omicidio da parte del fratellino maggiore e a interi pomeriggi in cui i genitori lo lasciano legato al letto con un gallo a fargli da guardia;
  • il terzo sopravvive a due genitori che sperimentano su di lui ogni tipo di gadget ipertecnologico;
  • il quarto sopravvive a overdosi di yoga per bambini e di tutte quelle pratiche da genitori-hippie-chic-di-San-Francisco.  

Quindi ho smesso (per qualche ora) di sentirmi in colpa, ho smesso di allattare (sei mesi fa) e ho messo Mia nella sua culletta (un mese fa). Lei ha pianto, ma io di più. Molto di più. Alla fine siamo sopravvissute e ci baciamo e abbracciamo più di prima. Ogni tanto parla ancora con la tetta, le chiede "come stai, ti vedo sciupata" e quando si sveglia piangendo di notte la metto nel lettone. Ma il grosso è fatto, ormai siamo grandi e quel "good girl" ce lo siamo meritate entrambe. Non resta che farle fare amicizia col water, possibilmente quando non ci sono io seduta sopra._TIW

My baby will survive without boob and co-sleeping. Maybe I will too

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Today my daughter said "good girl mummy" for the first time, when she found me on the toilet. I think it has to do with the potty training that we are working on: she is still at the exploratory stage, trying to understand what the toilet is, I already use it pretty well so she expressed her admiration. That scene made me think of the picture of the mum breastfeeding while on the toilet that went viral. Many people said that the photo was not right, while I immediately identified with her, a bit 'as I would have identified with the photo of Giselle Bundchen breastfeeding while having her hair and manicure done, except that I have not had a manicure since 1998. But back on the toilet: if I had seen the same picture 2 years ago, I would have commented: look at this poor desperate woman, what does she have to smile about?

In my childfree life, one of my best friends came to visit me with her one year old son who was crying every time she went to the bathroom and that wanted the boob to fall asleep and then to be in bed with his mum to go back to sleep, I said to her: this is not right, I guess you screwed up. I was pregnant then, I had never gone to the toilet with anyone in my life, when my sister in law told me that her 4 year old son was sleeping in bed with her I thought she was crazy, and I thought it was impossible for me to bear the pain of an hungry mouth attached to my nipple.

Two months after that visit my friend stopped breastfeeding her 14 months old son and I started to breastfeed mine. For 18 months, even while I was on the toilet, even when she had a mouth full of teeth. For two years she slept in our bed, horizontally: feet in her dad's face, head on my face. To have a shower without her trying to climb into the bath by stacking rolls of toilet paper, I had to wait for her to go to nursery. A lot of people told me that I was not normal, that Mia would never have passed the oral phase, that once she grew up to compensate for the boob she would start smoking. I still don't know what the oral phase is but I'm an expert at having guilt trips, so I felt very guilty: maybe we have not tried hard enough with the dummy and the bottle; we have not taught her to sleep by the Estivill method; we didn't immediately furnished her nursery as advised by Gina Ford; instead of kicking her out of bed we moved to a bigger bed, in the living room; instead of saying no when she wanted the boob and I had a high-necked dress I stripped awkwardly and from that day wore only buttoned up shirts. "But if I take the boob away and the bed and I kick her out of the toilet, will she survive? Will she still love me?!"

Then one day I watched Babies, a documentary about the first year of four children, one born in the desert of Namibia, one in Mongolia, one in Tokyo and one in San Francisco.

  • The first survives not only the desert, but also a mother that shaves his head with a butcher knife;
  • the second survives several assassination attempts by his older brother and afternoons when his parents leave him tied to the bed with a cock as his babysitter;
  • the third survives two unemotional hi-tech parents;
  • the fourth survives overdoses of yoga for children and several San-Francisco-hippie-chic-parent practices.

So I stopped (for a couple of hours) feeling guilty, I stopped breastfeeding (six months ago) and I put Mia in her cot (a month ago). She cried, but I cried more. Much more. In the end we survived and now we kiss and hug each other more than before. Every now and then she still speaks to the boob, "how are you, you are not looking so good" and when she wakes up crying at night I bring her into our bed. But the bulk is done, now we are big girls and we both deserve to be called "good girl". We only need to work on her becoming friends with the toilet, possibly when I'm not on it._TIW